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lo spirito del male | 253 |
be l’impressione ch’egli si beffasse un poco di lei, e la sua mortificazione crebbe.
Le venne desiderio di parlar male di suo marito; ma lo straniero non gliene diede tempo perchè cominciò a parlarle del fratello di lei, impiegato in una miniera, e in ultimo abbassando la voce disse una cosa che la offese e la sbalordì.
— Io speravo di farti una lunga visita entro casa tua. Ma si vede che non ricevi più.... che ti sei messa in regola con Dio!
— Io sono fin troppo in regola con Dio, — ella esclamò ergendosi fiera. — E tu puoi fare a meno di parlare così con chi non conosci!
L’uomo mise il braccio dentro l’inferriata e le afferrò la mano.
— Perdonami e scusami! Forse ho sbagliato. Chi sei? Valentina o Rosaria?
— Sono Valentina Lecis, la moglie del dottor Vittorio Lecis.
Egli si tolse subito il cappello ma non le lasciò la mano, stringendola sempre più entro la sua morbida e calda; e riprese, con accento rispettoso e quasi commosso:
— La prego di scusarmi. Io ho picchiato