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Lo spirito del male.

Era d’ottobre ma faceva ancora caldo, e Valentina Lecis, la moglie del dottor Lecis, sentiva fin dentro la sua camera il chiacchierio un poco stanco e le risate vaghe delle donne riunite nella strada a prendersi il fresco come nelle notti di luglio.

Per conto suo ella aveva già chiuso la finestra e sbadigliava, disponendosi ad andare a letto.

Suo marito era fuori e aveva chiuso a doppio giro la porta, senza dimenticare la solita avvertenza di tutte le sere a sua moglie e alla vecchia serva:

— Non aprite la porta e neppure le finestre, se la persona che picchia non è più che conosciuta.

Valentina, inoltre, conosceva troppo bene il desiderio di lui, che ella non si affacciasse