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218 | l’augurio del mietitore |
ai due viandanti che acqua non ce n’era; e il mietitore giovane, rispondendo a uno sguardo del compagno, disse con voce dolce:
— Ma almeno nel pozzo ne avrai!
— E va a guardare, allora! — rispose la fanciulla.
Aveva una voce lievemente beffarda e pareva si divertisse a esasperare la sete di quei due: tuttavia attraversò rapida la cucina, coi passi lievi dei suoi piedi scalzi, e andò ad affacciarsi al pozzo come per assicurarsi che era veramente asciutto.
— Forse scavando un poco se ne potrebbe avere! — disse ridendo ancora, poi d’un tratto corse sotto la tettoia, si chinò, prese fra le due mani la ciotola dell’acqua per le galline e l’offrì a quei due.
L’anziano esitò a prendere la ciotola poichè sulla poca acqua galleggiavano anche delle piccole piume; ma il giovine vi soffiò sopra, mandò via le piume, bevette e sospirò soddisfatto.
— Buon marito, — augurò alla fanciulla, guardandola coi suoi occhi azzurri di fanciullo.
Allora anche l’altro bevette. E nell’an-