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dramma 185

nevolmente la mano sulle ginocchia, — lo sappiamo che non è vero: io, tu e lui, lo sappiamo, e forse anche qualche altra persona che lo afferma pur sapendo di mentire. Ebbene, tu lo sai: non importa la verità, importa l’apparenza. Manda via Mattia; ch’egli torni a casa, che la smetta coi dispetti: egli è innamorato di sua moglie e viene qui per stordirsi.

Ilaria gli domandò:

— L’hanno mandata quelle donne?

— Sì, — confessò il prete.

— E allora senta: dica loro che mi diano la firma sulla domanda ed io mi impegno a cacciar via don Mattia dalla bettola.

Le trattative durarono parecchi giorni: finalmente il prete portò la carta firmata.

Giusto quella sera Mattia s’indugiava nella bettola, bevendo e giocando; era preoccupato, però, e anche quando gli altri se ne furono andati rimase là pallido e stravolto come quel giorno della sua prima visita.

Era tardi: la luna grande sorgeva fra i cespugli del ciglione e pareva guardasse sogghignando dentro la bettola. Ilaria si alzò e si appoggiò con le mani al tavolo.