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la veste del vedovo 139


guardava: si sentiva perduto, ma l’abisso attirava anche lui.

— Sì, — disse finalmente. E chiuse gli occhi.

Ella non gridò, non si mosse.

— Cosma, cuore mio, senti, perchè lo hai denudato, perchè lo hai sfregiato?

— Perchè era lui che voleva spogliarmi, voleva sfregiarmi, togliendomi te. E tu, pure, mi avevi spogliato e sfregiato, lasciandomi perchè ero povero e lui ricco.... Ecco perchè....

— E le vesti, dove sono?

— Le ho nascoste qui, nel fondo d’una buca del nuraghe. Qui, — disse volgendo il viso per cercare ancora con gli occhi il posto: e quando tornò a guardarla la vide di nuovo azzurra in viso, con le palpebre sollevate immobili e le pupille che salivano in su come a ricercarle per nascondersi.

— Giula! Giula!

Balzò di nuovo con lei fra le braccia e tornò fuori; l’adagiò sull’erba, tra i fiori di San Giovanni, le abbassò con le dita le palpebre, preso dal terrore degli occhi bianchi senza sguardo che non fissavano più nulla sulla terra.