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130 la veste del vedovo

cio. Erano sempre quattro versi, ed erano così monotoni che l’asinello intorno alla mola si fermava di tanto in tanto e si addormentava. Per svegliarlo l’altra serva che cullava il bambino nell’angolo della cucina attigua sporgeva la testa e urlava altri quattro versi in risposta a quelli di Giula. E Giula sollevava meravigliata le palpebre nel viso pallido di farina, svegliandosi dal suo sogno.

Allora tentava di ricordare altri versi, e cantava una battorina nuorese.

               A sa bessida ’e s’istella, 1
               bessi, bella, a sa bentàna,
               pro ti cumponner, galàna,
               chin s’amante....

Ma l’asinello si fermava di botto, addormentato, e l’altra serva urlava più forte:

               A sa bessida ’e s’istella, 2
               bessit su mazzone a runda,
               sos chi azes muzere bella
               sonadebolla sa trumba....


  1.                Allo spuntar della stella
                   esci, bella, alla finestra,
                   per comporti, leggiadra,
                   con l’amante....

  2.                Allo spuntar della stella
                   esce la volpe in ronda;
                   quelli che avete moglie bella
                   suonatevi la tromba.