Pagina:Deledda - Il fanciullo nascosto, Milano, Treves, 1920.djvu/122

116 il primo viaggio


di qualche cosa. L’uomo era paziente e non replicava; ma appena vedeva donna Itria volgere le spalle si batteva l’indice nero sulla fronte per dirci che la padrona era matta. Una volta però ella lo maltrattò tanto che egli parlò male di lei apertamente. Poche parole sole:

— Basti dire che ha fatto morire il marito al manicomio.

Ma donna Itria disprezzava gli uomini; quando seppe ch’io dovevo sposarmi venne apposta per portarmi un dono e per ripetermi la famosa storia del suo primo viaggio onde io ne traessi insegnamento.

«Nella notte dei tempi, sai, ma quando gli uomini avevano già acquistato la malizia. Le donne forse non ancora, almeno io. Ma chi avrebbe dovuto insegnarmela? Mio padre e mia madre morti: mia sorella Bonaria zoppa tanto che non usciva mai di casa; mio nonno, col quale vivevamo, semplice all’antica, tanto semplice e tanto all’antica che aveva fatto testamento lasciando a Bonaria quattro quinti dei suoi beni, cioè il salto di Sant’Antoni ’e Mare, che solo di pascolo d’asfodelo dava la rendita da poter-