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Così, col tempo, si schiarì il mistero. La moglie bisbetica del pastore di vacche morì, e la vedova pietosa continuò ad assistere il vecchio paralitico. E un giorno il santone chiamò a sè il marito ombroso e gli disse:
— Non hai nulla in contrario se mio figlio sposa tua suocera?
Da tanti anni l’ex-combattente non rideva più, come a questa proposta.
— Tutto il paese suonerà il tamburo delle latte e dei paiuoli davanti al nostro cortile, la sera delle nozze di quei bacucchi.
— Lasciali suonare — disse il vecchio: — e tu suonerai la tromba dell’angelo della resurrezione.
— Ma perchè?
— Perchè la creatura che vive con tua suocera è sua figlia e figlia di quel finto tonto di mio figlio.
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