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zo per lui; e nello stesso tempo un senso di gioia per constatarne in tempo la vigliaccheria.

Si alzò; guardò in viso la fanciulla che rimaneva al suo posto, ma aveva volto finalmente gli occhi verso di lei. E anche questi occhi erano azzurri, di quell’azzurro che si vede negli archi.


Anni dopo, in cima al molo, raccontò, a modo suo, l’avventura al rude e arguto marito, padrone di una bella coppia di paranze; egli sorrise e le disse:

— Era l’angelo custode.


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