Pagina:Deledda - I giuochi della vita.djvu/84



— Andate al diavolo, — disse Nofre, infastidito. — Cosa volete che il dottore gli faccia? Gl’innesta forse l’anima sua?

Intanto nessuno badava alla serva che giaceva sempre svenuta sopra una panca e pareva dormisse.

A poco a poco zio Larentu si riebbe: con la bocca aperta, con gli occhi spaventati, cominciò a guardare come un bimbo meravigliato or l’uno or l’altro dei servi; poi fissò a lungo Andrea, e infine guardò per terra, si sollevò, si diede a cercare ansiosamente qualche cosa.

— Cosa cercate? che cosa? — domandò Andrea, curvandosi e cercando istintivamente.

Zio Larentu cercava il bottone, e non ebbe pace finchè non lo trovò e non lo restituì al figliuolo; Andrea lo prese e pianse; poi aiutò a ricomporre le vesti di zio Verre, e farlo sedere appoggiato al letto.

— Perchè non fate rinvenire quella disgraziata? — domandò poi, guardando la serva svenuta.

La fecero rinvenire, e zia Coanna le disse con voce aspra:

— Vattene via, donnina di pasta! E tu sei una donna? E pensi di pigliare marito! E un