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— Ti sei offeso, — gli disse, — ma hai avuto torto. Se egli non beveva da me, beveva altrove, e non metteva mano alla borsa in tuo favore. Bisogna che tu pensi alle cose tue. Egli non vivrà molto. Va allo stazzo, giacchè egli lo vuole, va e procura almeno di assicurarti il tanto che ti permetta di compiere gli studi. Va, va, farai bene.
— Ci andrò, — promise Andrea.
Ma non andò.
Ritornato a casa diede a sua madre i denari; e poi ricadde nelle solite fantasticherie.
— Bisogna rifornirti dì vestiti e di scarpe, — disse la madre. — Vuoi andar tu alla città vicina, o ci vado io? Ci vai tu?
— No.
— Allora ci vado io.
Ella andò, a piedi, e comprò un modesto costume estivo, un bel paio di scarpe gialle e un cappello chiaro.
Andrea non rimase contento: girò e rigirò fra le mani il cappello, le scarpe, l’abito; s’adirò perchè le tinte erano troppo chiare, poi dispose tutto su una sedia, e mise soltanto le scarpe.
I giorni passavano. Egli restava ore ed ore assorto in tristi contemplazioni, o taciturno o