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— ecco il nostro professore: fa un po’ vedere il bimbo.
Ella portò il bimbo, grasso, rosso, strettamente fasciato dal collo ai piedi con le braccine dentro, e gli angoli della boccuccia stillanti una bava lattea.
Andrea veramente non aveva desiderato vederlo, non ci aveva neanche pensato: ma vedendolo lo fissò a lungo, poi guardò la madre e gli parve che rassomigliasse alla Madonna della Sacra Famiglia di Simone da Pesaro.
— È sano, robustissimo — disse il padre, sollevando la cuffietta del bimbo — guarda quanti capelli ha: non si è mai visto un bimbo con tanti capelli.
— Mia madre me l’ha scritto — disse Andrea, sfiorando con un dito i capelli del bimbo.
— Ebbene, Maria Maddalena, questo professore resta a cena da noi. Cosa ci darai tu?
— Quello che c’è! — ella rispose un po’ timidamente. — Non è certo quello che può esserci nelle città!
— Nelle città c’è fame — rispose Andrea ridendo un po’ amaramente.
Il signor Tedde fu colpito da queste parole; guardò con rimprovero sua moglie, poi cercò