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capelli come non ne avevo visto mai in un bambino appena nato.

Lo abbiamo chiamato Nicola Andrea, e il Tedde, che è allegro come un pesce, ti saluta caramente.

Inoltre ti faccio sapere che è morta Millèna Ibbas, la moglie di Larentu Verre. Poveretta, era molto buona, era innocente come una bambina, e tutti, in paese, hanno pianto per la sua morte. Dicono che in questi ultimi tempi, Larentu Verre, che è sempre ubbriaco, la maltrattasse molto, perchè non ha avuto figli. Mi assicurano che Millèna diceva sempre a suo marito: “giacchè vuoi dei figliuoli, perchè non riconosci Andrea? Dio ti ha castigato appunto per il tuo peccato.„ E che egli rispondeva: “Lo riconoscerò quando tu creperai.„ Io credo però che queste sieno dicerie del paese; ad ogni modo forse è meglio per lei che Millèna sia morta. Larentu Verre sembra tuttavia molto triste: l’ho veduto ieri; indossa il cappotto, col cappuccio calato sul viso, e tiene la barba lunga, in segno di lutto. Ti dirò ora come e perché l’ho veduto. È venuto ieri a casa nostra, sull’imbrunire, e mi ha proposto di andar serva nello stazzo, perchè zia Coanna è molto vecchia e non ha più forze. Io non gli nascosi la mia meraviglia e gli dissi che zia Coanna mi avrebbe mangiata viva. Egli allora mi disse: zia Coanna starà a suo posto. Allora io replicai: no, sarebbe uno scandalo se io