Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
316 | mentre soffia il levante |
notte; in casa rimase solo la vecchissima ava, la quale in gioventù aveva udito dire che i morti tornano la notte di Natale a visitare le case dei parenti. Ella quindi praticava un antico rito: preparava un piatto di vivande ed un boccale di vino pei morti. Anche quella notte, appena fu sola si alzò, prese il vino e le vivande, e le depose in una scaletta esterna, che saliva dal cortile alle stanze superiori della casa.
Un vicino povero, che conosceva la credenza e il rito della vecchia, saltò il muro di cinta e vuotò le vivande ed il vino.
Appena ritornati dalla messa, giovani e vec chi si misero allegramente a cenare. Furono spiegati per terra lunghi sacchi di pannilano, e su questi le tovaglie di lino filate in casa: entro grandi recipienti di creta gialla e rossa fumarono i maccheroni fatti dalle donne, e nei taglieri di legno fu abilmente tagliato da Pietro il porchetto arrostito a puntino.
Tutti mangiavano seduti per terra, su stuoie e sacchi; una fiamma potente cigolava sul focolare, spandendo chiarori rossastri sulle figure degli invitati; sembrava un quadro omerico. E quanto si bevette!
Dopo cena le donne, per il rigido volere del