Pagina:Deledda - I giuochi della vita.djvu/309


colpi di scure 301


piante sbattono le foglie secche e pare che piangano.

Zio Cosma incide sulla tabacchiera due fatti eroici della sua gioventù: due fatti per lui egualmente epici, e il cui ricordo ha riempito tutta la sua vita ed ancora lo anima come l'eco d'una marcia guerriera. Da una parte della tabacchiera si distingue un uomo che lotta con un suo simile e lo atterra: dall'altra un uomo che affronta e pugnala un feroce cinghiale. Per zio Cosma i due fatti, dei quali egli fu l'eroe, hanno eguale valore: e l'antico elce guarda il lavoro del vecchio artista con la stessa solennità con la quale assistè alla realtà dei fatti immortalati sulla tabacchiera di corno.


Ma qualcuno viene ad interrompere la tragica solitudine del vecchio pastore. Un giovane carbonaio svizzero alto e svelto, col viso sorridente come quello di un bimbo tintosi per ischerzo, si avanza fischiando un'aria della Traviata, e da lontano mostra al vecchio pastore una bottiglia nera.

Zio Cosma solleva il volto, guarda il giovine con disprezzo e col dito sollevato risponde: — No! —

Ma il giovine s'avanza egualmente.