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il vecchio servo | 249 |
circondava, oltre il rumore dei suoi passi e il soffio ansante del suo respiro, egli udì un lamento forzato, come il pianto d’un bimbo che esagera il suo dolore. E subito vide Basilio, o meglio Basilio vide lui e gli corse incontro e gli si gettò addosso.
Sidru lo strinse al suo petto ansante, e gli domandò senz’altro:
— Non ti hanno fatto del male, no?
— Sì, — piagnucolò il fanciullo, — mi ha gettato per terra, là, nel sentiero: voleva battermi perchè mi tenevo aggrappato alla sella….
— Signore Iddio, Signore Iddio, — cominciò a gemere il vecchio, — dimmi tutto, e intanto corriamo, non perdiamo tempo, andiamo dal brigadiere. Ma quanti erano? Non li hai riconosciuti?
— Uno era, — disse Basilio, riprendendo coraggio, — aveva uno straccio sul viso: non ha parlato; mi ha spinto, poi è montato lui, sul mio cavallo, ed è scomparso, di là…. da quella parte, verso l’altro paese.
— Ma tu non lo hai riconosciuto? Era bassotto, vero, con la barba nera?
— Ti giuro che non l’ho riconosciuto, — gridò Basilio, arrabbiandosi. — Sì, era bassotto. Ora vado subito a denunziarlo, lo farò