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i giuochi della vita 197

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Verso la metà di dicembre Carina andò ancora nella redazione del giornale, ma le dissero che il direttore era assente da Roma. Tornò agli ultimi dell'anno, ma per tre volte la respinsero, dicendole che il direttore era troppo occupato: scrisse e non ricevette risposta. Ogni volta che saliva quella scala semibuia e calda provava un impeto di umiliazione: le pareva di andar a chieder l'elemosina, ma fra sè diceva, rivolgendosi all'essere ignoto che viveva in lei:

— Per te, per te!

Oramai non si trattava più d'arte, ma di vita: e Carina chiedeva al suo lavoro intellettuale non un vano giorno di fama, ma il corredino del nascituro, il compenso per la levatrice, tutte le cose volgari ma fatalmente necessarie all'avvenimento che doveva compiersi.

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L'ultimo giorno dell'anno i Goulliau incontrarono Calzi al Pincio. La giornata era splendida ed una folla enorme pigiavasi intorno al