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12 per riflesso


La donna continuò a parlare, umile e rispettosa, senza mai ricordare a Larentu che egli era il padre del fanciullo, ma accennando spesso alla loro parentela.

Il piccolo Andrea ascoltava, e non perdeva una parola di quanto diceva sua madre e di quanto rispondeva “quell’uomo„: e ogni parola di “quell’uomo„ gli sembrava beffarda, umiliante, e gli destava in cuore un impeto sdegnoso di vergogna. Gli pareva di esser sospeso fra cielo e terra, sopra un abisso: non vedeva l’ora d’andarsene, di fuggire; e si proponeva di non passar mai più vicino allo stazzo, a costo di far il contadino o il pastore per tutta la vita. Ad un tratto però dimenticò tutta la sua vergogna, e sollevò gli occhi spauriti. La voce di “quell’uomo„ era improvvisamente diventata dolce.

— Bene, bene, vedremo, vedremo, lo manderemo a studiare....

— Sarebbe bene che tu ci pensassi.... prima, — disse Coanna con voce dispettosa.

Andrea volse gli occhi verso la vecchia e provò un impeto di odio: avrebbe voluto gettarsi sopra di lei o graffiarla.

La voce di “quell’uomo„ cambiò ancora di tono; si fece quasi timida e vergognosa: