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140 | la morte scherza |
siero che ella potesse svegliarsi, o che fosse morta, li divideva inesorabilmente. Alla fine il giovine, non potendone più, prese Rosa e la portò fuori quasi di peso, attirandola dietro lo scoglio. La luna tramontava sopra la montagna, coperta di nebbia azzurrognola; il mare pareva di latte e d'inchiostro; grandi nuvole salivano sull'orizzonte, dal mare al cielo: tutto era silenzio.
Le ore passarono. Per i due amanti fu un idillio macabro, tragico, d'una ebbrezza selvaggia. Essi pensavano che la vecchia forse era morta davvero, mo vivevano della sua morte, presi da una follìa di vita, di gioventù e di passione.
*
Più volte, però, Rosa disse, stringendosi paurosa al giovine:
— Fiorellino mio, ho paura. Mi pare di veder la morte aggirarsi qui intorno….
— Lasciala fare, — egli rispondeva, — non prenderà certamente noi.
Di tanto in tanto Antonio — Maria s'avvicinava alla capanna, spiando. Sempre silenzio. No, non c'era dubbio: la morte aveva portato