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— Dormire qui. Le cantoniere sono dei viandanti!
La cantoniera, cioè la moglie del cantoniere, dovette riconoscere nel giovine un ricco paesano, uno di quelli che si rispettano e si fanno rispettare, perchè non replicò. Solo disse, amabilmente:
— Le cantoniere sono del re, ma anche del cantoniere; se tu però vuoi smontare e ti contenti di poco, sii pure il benvenuto.
Egli smontò, fece legare il cavallo, poi entrò nella cucina, pestando i piedi e scuotendosi la neve dal cappotto. Un piccolo fuoco rischiarava appena l’ambiente misero e freddo. Un uomo, alto e forte, stava seduto in un angolo, e sulle prime Mauro, vedendolo vestito da borghese, con un vecchio abito di fustagno giallognolo, lo credette il cantoniere.
— Salute, — disse il giovine proprietario, ridiventato buono e gentile, — è un tempo del diavolo! Chi sa che ora è!
— Saranno le sette, credo, — rispose la cantoniera, ritta accanto al fuoco, col bambino in braccio. — Mio marito, che è andato a Nuoro, s’è portato via l’orologio.
Allora Mauro guardò l’uomo e provò una strana impressione: gli parve averlo già ve-