Pagina:Deledda - Giaffà, Sandron, 1931.djvu/93


le disgrazie che può causare il denaro 87

stra inutilità, la vostra indole cattiva, battagliera e vana, a parte tutti i vostri difetti e peccati particolari, che non accenneremo per ragioni di moralità, e per non offendere l’orecchio delle signore qui presenti, voi siete imputato di questo delitto capitale:

«Nella notte voi cantate, o meglio ragliate, senza un motivo onesto, ma solo con l’idea perfida di far del male. Infatti, al fracasso da voi causato, oltre gli altri danni immensi che non accenneremo per non impazientire l’uditorio, (la gallina fece una specie di smorfia), i buoi si spaventano, corrono per le campagne e si smarriscono. Perciò il contadino perde le sue notti e le sue giornate nel cercarli, e cosí la sua famiglia soffre la fame e la miseria. E quindi ecco la vostra pena: testa a Felissia, piedi ai piccini e cassa a me!...»

In men che si dica il giudice e carnefice eseguí la sua sentenza tremenda. Squartò il gallo, mise da una parte la testa per la moglie, dall’altra i piedi per i volpicini, e divorò rapidamente il resto, lasciando appena le penne e qualche osso, che andò a raggiungere gli altri.

Vi figurate voi ciò che provarono la gallina e i due compagni, durante questa terribile scena? Se