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74 | grazia deledda |
fessate la vostra onta o ve ne pentirete amaramente!
Tutti negarono: don Mariano riprese:
— Bene, bei signori! Frugherò io stesso le vostre persone, e guai al traditore indegno, che ha così ricompensato l’ospitalità di questa nobile dama. Lo trapasserò con la mia spada.
Detto fatto. Frugò tutti i cacciatori, e trovò il cucchiarino d’oro nella scarpina di marocchino ricamata di Juanne. Invano questi si protestò innocente.
— Messere — gli disse il principe — voi morrete per mia mano. —
E stava per ucciderlo, quando Mariedda impietosita, chiese grazia per lui e rivelò chi era, con grande contentezza del principe.
Commosso da questa scena, don Juanne si gettò ai piedi della nipote che lo aveva salvato, e confessò le sue colpe.
Mariedda e il principe lo perdonarono; solo, in penitenza, gli imposero di viver sempre nella casetta verde nascosta fra gli aranci e le rose perché si pentisse ed espiasse i suoi peccati nella solitudine. Non sappiamo se egli si sia veramente pentito: sappiamo però che egli non si mosse