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72 grazia deledda


si chiamava Consiglio, cresceva come i piccoli aranci del boschetto, e rideva e correva su cavalli di canna, ai quali, sebbene non avessero che la coda, faceva eseguire rapidissimi volteggi.

Trascorsero cinque anni. Un giorno, finalmente, passò vicino alla casetta verde una comitiva di cacciatori, che si erano smarriti in quelle campagne disabitate, e chiesero ospitalità a Mariedda.

Immaginatevi voi il batticuore, la sorpresa e la gioia di Mariedda nel riconoscere il suo sposo nel capo di quei cacciatori!

— Ecco giunto il giorno! — pensò trepidando.

Ma non si fece conoscere, perché era cambiata e vestiva in costume. Però accolse graziosamente i cacciatori, fra i quali vi era anche don Juanne, il medico del diavolo.

Tutti furono incantati dalla buona accoglienza e dalla bellezza di Mariedda e di Consiglio. A tavola don Mariano, che sedeva accanto alla padrona, le raccontò la sua sventura, e le disse che si era pentito del suo atroce comando, che aveva fatto cercare la povera sposa per tutti i monti e le valli di Sardegna, e che, non avendola potuta ritrovare, adesso era l’uomo più infelice della terra, tormentato dai rimorsi e dai ricordi.