Pagina:Deledda - Giaffà, Sandron, 1931.djvu/77


nostra signora del buon consiglio 71


riprese a camminare attraverso la grande pianura improvvisamente fiorita.

Cammina, cammina e cammina, dopo lunghe ore si trovò davanti a una bella casetta verde, nascosta in un boschetto d’aranci e rose. Dagli aranci pendevano grosse palle d’oro, e dalle rose salivano grandi fiori di corallo. Mariedda picchiò.

Una serva vestita in costume, con la sottana di scarlatto fiammante, il corsetto di broccato verde-oro e un gran velo bianco in testa, aprí e disse inchinandosi:

— Siete voi la padrona che s’aspettava?

— Sí — rispose Mariedda sorridendo.

E da quel giorno, infatti, ella fu la padrona della casetta verde nascosta fra gli aranci e le rose.

Nessuno passava mai là vicino; il mondo era lontano, lontano, eppure nulla mancava mai nella casetta: c’era sempre il pane che sembrava oro; l’acqua che sembrava argento; il vino che sembrava corallo; l’olio che sembrava ambra; il miele che sembrava topazio; il latte che sembrava neve: Mariedda pregava sempre, e aspettava il giorno promesso, nel quale sperava rivedere lo sposo diletto. Intanto il bellissimo bambino, che