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64 | grazia deledda |
stò commosso dalla bellezza della piccola sconosciuta, e più per la sua promessa; disse:
— Bada, fanciulla dagli occhi di stella, se tu c’inganni, noi ti taglieremo la testa.
— E se salvo il principe?
— Ti daremo ciò che vorrai. —
Ciò detto introdusse egli stesso Mariedda presso il principe morente. Era tempo; ancora pochi istanti e tutto era perduto.
Ma la nipote di don Juanne Perrez mise il rosario intorno al collo del principe e, inginocchiatasi sulla pelle di cervo stesa davanti al letto, pregò fervidamente.
Allora tutti gli astanti, bianchi in volto e pieni di meraviglia, videro un miracolo straordinario.
Don Mariano riapriva gli occhi, i begli occhi castanei dalle lunghe ciglia. A poco a poco le sue guance diventarono rosee come il fiore degli oleandri dei giardini reali; la sua fronte rifulse di vita; sorrise; si alzò dicendo:
— Padre mio, io rinasco. Chi mi ha salvato? —
Il Giudice piangeva di gioia: piangeva tanto, che la sua barba gocciolava di lagrime come un albero bagnato dalla pioggia.