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58 | grazia deledda |
Mariedda era buona, bella e devota quanto suo zio era cattivo, brutto e scomunicato. Mariedda aveva i piú bei capelli neri di tutta la Sardegna, e i suoi occhi sembravano uno la stella del mattino, l’altro la stella della sera.
Don Juanne non voleva bene a Mariedda, come del resto voleva male a tutti i cristiani della terra; e, potendo, le avrebbe cavato gli occhioni belli; ma per un ultimo scrupolo di coscienza non aveva il coraggio di farle danno; solo quando lei ebbe compiuto i quindici anni, pensò di sbarazzarsene maritandola a un brutto uomo del villaggio.
Ella però non volle acconsentire a questo infelice matrimonio, e il brutto uomo del villaggio, per vendicarsi dell’umiliante rifiuto, una notte sradicò tutte le piante del giardino di don Juanne e pose sulla soglia della casa, ove Mariedda e lo zio abitavano, un paio di corna e due grandissime zucche; e ogni notte passava sotto le finestre cantando canzoni cattive.
Impossibile descrivere l’ira di don Juanne, e l’avversione che d’allora cominciò a nutrire contro la povera Mariedda. Basta dire che un giorno