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ultime avventure di giaffà 49


la vecchia serva se ne andò giú nel giardino a prendere una grossa pietra. Poi, salí nella camera della sua promessa sposa, con una scaletta di bambú arrivò sino in cima ai quindici materassi, pose sotto il fianco di Torí-li la pietra: Torí-li con un sospiro ci si voltò sopra e seguitò a russare. So, ragazzi miei, che voi avete il sonno profondo: ma francamente, con una pietra sotto il fianco c’è da star poco comodi e anche voi con la fatica dei compiti fatti (sarà vero?) vi trovereste a disagio. Io non voglio fare commenti sulla sensibilità e sui materassi di Torí-li. Forse dormiva cosí profondamente perché sognava il suo sposo.

Intanto il suo sposo, il suo intelligentissimo e dispettoso Giaffà, fuggiva nel cuore della notte: e con paura e risa sgangherate «fugge ancora», come dicono da queste parti.

* * *

Fuggí con un solo pezzo di pane, e passo passo arrivò a una città lontana che faceva rifulgere al sorgere del sole le sue cento pagode. Era bello da vedersi, cara la mia gente. Voi sapete bene come