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son giaffà o non giaffà? 117

dieci volte di più della pensione pattuita e bisogna pagare la differenza, insomma, scusi, lo straordinario.

— Io non ho fatto mai questi patti. Ho mangiato quanto mi è parso e mi è piaciuto e alla fine del mese, come è vero che mi chiamo Agara, ti ho sempre pagato puntualmente, si o no? Rispondi....

— Ma....

— Non c’è ma e non c’è me. Addio. Ci rivedremo domani.

Gli altri avevano smesso di mangiare e stavano tutti in ascolto. Giaffà aprí la porta: il trattore si vide perduto e urlò:

— Su via, Giaffà, non facciamo più scherzi!

— Giaffà? Chi è questo Giaffà? Non lo conosco. Addio, lucertolone! — e sgusciò fra i battenti: poi piantatosi in mezzo alla strada gridò:

— Di’ pure, lucertolone, al tuo Agara che adesso lo vado a denunziare al Mandarino perché ha tirato le buccie contro il suo decreto. —

Molti nella trattoria furono mortificati e impauriti perché per la presenza dei testimoni non avrebbero potuto negare che l’insolente contro l’autorità era stato Agara.