Pagina:Deledda - Giaffà, Sandron, 1931.djvu/121


son giaffà o non giaffà? 115

vero divertimento alle spalle di Giaffà che guardava intorno con occhi smorti.

Giaffà cominciò a mangiare tranquillo. Alcuni chiedevano:

— Dunque, Agara, che cosa ci racconti della guerra contro i Mongoli?

— Orsú, Agara, è vero che ieri hai pescato cinquecento trote nel mare?

Giaffà sputava a destra e a sinistra le cartilagini della proboscide, tanto che presto diventarono intorno un monticello, e non rispondeva.

Quando gli uscí la voce fu per ordinare una seconda proboscide, ma questa volta di elefante di un anno e seguitò a mangiare. Il padrone si fregava le mani nella cucina puzzolente e diceva ai cuochi:

— Gli faremo pagare un bel conto! —

Giaffà bevve un boccale di fermento di riso e ordinò una terza proboscide di elefante di quattro anni. Subito servito: poi che l’ebbe divorata come se fosse un pasticcino prima della colazione, ordinò nidi prelibati di rondine, un intingolo di occhi di salamandre, e infine asciugandosi con la carta velina la bocca, giusto per finire, comandò uno scoiattolo all’aceto il quale non era