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son giaffà o non giaffà? 105


di legno, tutta ornata di rosai fiammeggianti. A una sentinella con il grande scudo ove spiccava un drago rosso, la mano ferrata sulla draghinassa, fece l’occhietto, e il guerriero fingendo di non vedere si volse a guardare le onde del mare. Erano amici. Giaffa saltò la cancellata e attraversati alcuni tratti di raperonzoli giganteschi si trovò in uno spiazzo e salutò Liú-là che l’aspettava per giocare.

Liú-là era una bambina di tredici anni, sorella di Tori-li, che come ricordate bene in altri tempi sarebbe dovuta diventare sposa del nostro eroe. Ma Giaffà preferiva la compagnia allegra di Liú-là che con quei capelli neri, il naso a patata, il moversi cosí disordinato da rompere ogni cosa al suo passaggio, gli si confaceva con vera utilità dell’immaginazione. Si vedevano in segreto per giocare o al diabolo, o alla palla, o ai cerchietti: in segreto perché a Giaffà era sempre salutare stare molti passi di distanza dal palazzo del Mandarino.

— Tira il cerchietto! — esclamò Liú-là, tutta allegra e fresca.

— Ecco! — e lanciò il cerchietto che la fanciulla con sveltezza e con grazia colse a volo e fece