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son giaffà o non giaffà? 99


mente con il ventaglio, e s’allontanò. Giaffà questa volta si fermò impressionato perché l’amico era cosí serio da non permettersi certi scherzi. E rimase fermo a guardare il carrozzino che scompariva velocemente.

— Mi deve avere scambiato — pensò, e tirò fuori dalle brache il coltelluccio per la canna. Ma lo richiuse subito, se lo rificcò in tasca e risalito l’argine, tutto pensieroso ritornò in paese.

* * *

— No, no, — diceva scuotendo la testa davanti al primo specchio che trovò sulla via: era uno specchio di fioraio, come là si usa, per far osservare alle dame se stanno bene con un mazzo di paulonie o di orchidee nel braccio. — No, no. Io sono proprio Giaffà. — E lo vedevano andare per le strade affollate con la testa dondolante: e qualcuno vicino gli avrebbe potuto sentir mormorare: «Son Giaffà o non Giaffà?».

Giunto presso i gradini del palazzo del Mandarino si svegliò dalle sue meditazioni, e pensò bene di girare al largo.

Vediamo se qualcuno di voi si ricorda e indo-