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— No, non glielo dò.

— Elias, figlio mio, obbedisci a tuo padre, — disse zia Annedda.

— No — rispose Elias indispettito. — Mi avete lasciato laggiù come un asino; non lo dò.

— Bene, prendi tu allora per un tratto Maddalena: così non si può andare, — disse Pietro.

— Ah, Pietro, cosa tu dici! — gridò fra se Elias; e si pentì di aver negato il cavallo, ma non potè più rifiutare, e neppure potè reprimere in fondo a sè un senso di gioia.

Ma quando sentì, nella discesa, il morbido busto di Maddalena abbandonato un po’ troppo, come nel sogno, sulle sue spalle, e il braccio di lei un po’ troppo stretto alla sua cintura, egli, che credeva nei sogni, ricordò il suo, e stette all’erta.

Portati dal forte cavallo, a momenti, tra le giravolte e le alture e i sentieri incavati nella roccia e coperti di cespugli fioriti, Elias e Maddalena si trovavano soli, silenziosi, stretti, avvolti nel loro triste amore. Vi fu un momento nel quale Maddalena, natura appassionata e debole, non potè vincersi.

— Elias, — disse con voce un po’ tremante, — scusami se ti dò noja!