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ed ella ingoiò segretamente le sue lagrime. Elias aveva fatto il suo voto, aveva detto mentalmente a suo fratello:
“Dormi contento, Pietro, fratello mio; ella è tua, e se anche venisse a gettarmisi fra le braccia, io la respingerei„.
Sfumati i vapori del vino, egli si sentiva forte, e dopo la crisi che lo aveva trascinato ai piedi del Santo, quasi allegro. Tutti i disperati progetti che fermentati dai liquori e degli sguardi di Maddalena, gli avevano turbinato quel giorno nel cervello — l’idea di farsi prete, l’idea di chieder in isposa la figlia del priore — tutto era svaporato con l’ebbrezza. Ora si sentiva calmo, non solo, ma anche un po’ vergognoso di quanto aveva pensato e detto durante quella giornata torbida.
Andò a guardare i cavalli, che pascolavano tranquilli alla luna, li fece abbeverare, poi ritornò verso la chiesa.
“Domani si ritorna,„ pensava. “Posdomani via all’ovile. Resterò dei mesi interi fuori di città, con mio padre, con quel semplice di Mattia, con gli amici pastori. Che bella vita! Quando sarò solo, laggiù, tutti questi giorni, tutte queste sciocchezze mi parranno un sogno. Eh, le feste son belle e i Santi son buoni,