Pagina:Deledda - Elias Portolu, Milano, 1920.djvu/74

 
— 68 —
 



Le due donne guardavano, trattenendo il respiro, e zia Annedda si sentiva quasi felice del dolore di suo figlio.

— Egli si pente d’essersi ubriacato, — pensava, — egli fa buoni propositi: che voi siate benedetto, San Francesco mio, piccolo San Francesco mio. Vieni, usciamo, egli potrebbe vederci e vergognarsi, — disse sommessamente a Maddalena, tirandola fuori della chiesa.

— Cosa ha Elias? — domandò Maddalena, turbata.

— Si pente dello stravizio fatto; egli è molto devoto, figliuola mia.

— Ah!

— Qualche volta è impetuoso, ma è un giovine di coscienza, figliuola mia. Ah, molto di coscienza.

— Ah!

— Sì, molto di coscienza, figliuola mia. Egli può essere indotto alla tentazione, perchè tu sai che il diavolo è sempre all’erta intorno a noi, ma Elias sa combatterlo e morrebbe prima di commettere un peccato mortale. A volte la tentazione lo vince in piccole cose, come oggi; tu hai veduto come si è ubriacato e come ha parlato male; ma poi egli si pente amaramente.