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i cespugli, tra il verde dell’erba fragrante. Il fischio si ripeteva, sempre più vicino e insistente. Elias non s’era ingannato. Davanti al pozzo, stavano Pietro e zio Portolu; e in mezzo a loro la luminosa figura di Maria Maddalena. Elias sentì un colpo al cuore. Prete Porcheddu schioccò la lingua sul palato, e stette zitto, non avendo termini per esprimere la sua ammirazione. E sì che lui diceva d’intendersene!
Maddalena non era molto alta, nè veramente bella, ma piacentissima, svelta, con una finissima carnagione bruno-rosea, gli occhi lucenti sotto le folte sopracciglia, e la bocca sensuale. Il corsetto rosso-scarlatto, aperto sulla candida camicia, e il fazzoletto fiorito d’orchidee e di rose, la rendevano abbagliante. Tra le rozze figure di Pietro e di zio Portolu ella sembrava la grazia tra la forza selvaggia. Da vicino i suoi occhi lucenti, dalle grandi palpebre, dalle lunghe ciglia, un po’ obliqui e socchiusi, un po’ voluttuosi, affascinavano nel vero significato della parola.
— Bene arrivati. — disse Elias avanzandosi e stringendole la mano. — Siete qui da molto? Non vi si aspettava fino a domani.
— Domani od oggi fa lo stesso, — rispose