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e rivoltandosi sul letto. — La carne è attaccata all’osso, ed io non mi distaccherò mai dalle cose del mondo: sarò un cattivo sacerdote, come sono stato un cattivo secolare, perchè non sono un buon cristiano. Ecco tutto.
Intanto accadde ciò che egli prevedeva. Il Farre domandò la mano di Maddalena, e subito cominciò ad occuparsi del bambino come di cosa sua. Fece venire il medico, e il medico avendo dichiarato che il bimbo era anemico, il grosso uomo comprò le medicine, e quanto altro occorreva per la salute del piccolo Berte: prete Elias vedeva e taceva, ma dentro di sè si rodeva di gelosia; molte volte, quando era solo, ed anche stando in chiesa, si sorprendeva a pensare a quella grossa figura d’uomo sano e rosso, dalla pronunzia lenta, dalla parola ansante, e sentiva di odiarlo.
Un giorno il Farre lo invitò al suo ovile.
— Verrà anche zio Portolu, — disse, — e prenderemo il bimbo, che gli farà bene, e ci spasseremo.
Sulle prime Elias fu per rifiutare impetuosamente; poi si dominò e accettò.
Ma soffrì molto durante quella gita: il Farre portava il bambino con sè sul suo cavallo, sul davanti della sella, e Berteddu gli appog-