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ecco che c’è zio Elias. — S’alzò, andò, prese il bambino e lo portò con sè. Elias ebbe paura.
— Elias, — ella cominciò, — tu forse immagini ciò che io voglio dirti. — Egli scosse la testa. — Non ti dice nulla questa creatura innocente? E la tua coscienza non ti dice nulla? Interrogala; sei ancora in tempo. Iddio, che vede tutto, non sarà più contento che tu, invece di fare quello che stai per fare, renda il padre a questo bambino innocente?
Tacque, guardandolo e aspettando la risposta. Elias pose la mano, e questa mano tremava, sulla testina del bimbo, accarezzandolo inconsciamente.
— Che vuoi che ti dica? Oramai è troppo tardi, Maddalena, — mormorò.
— No, non è tardi, non è tardi!
— È tardi, ti dico: lo scandalo sarebbe enorme; mi direbbero pazzo.
— Ah,— diss’ella con amarezza, — e per le male lingue del mondo tu non ascolti la tua coscienza?
— Ma la mia coscienza mi dice di seguire la via che sto per seguire, Maddalena! — diss’egli, grave, senza mai sollevar gli occhi, e sempre accarezzando il piccolo Berte. — Tanto, dimmi, ammesso che io mi spogli di