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mazzato. Ah, voi sorridete! tu sorridi, Jacu Farre! ah, tu non sai com’è fatto il cuore di zio Portolu! — E sospirò più volte. Elias diventò cupo; pensò:
— Mio padre parla sul serio; se io mi ritirassi non sopravviverebbe al dolore.
Solo Maddalena non parve rallegrarsi della notizia: le larghe palpebre abbassate con maggior espressione di rassegnato dolore, non guardò una sola volta Elias, ma egli non s’illuse un momento sui sentimenti di lei.
— Mi ama sempre, — pensava, andandosene. — Jacu Farre le farà invano la corte: essa è mia, è mia soltanto: vorrà cercarmi, farà di tutto per parlarmi, per distogliermi, ne sono certo. Che farò io?
Non lo sapeva, come del resto non sapeva come e quando Maddalena avrebbe potuto avere un colloquio con lui; ma intanto aspettava, e quest’attesa lo preparava alla lotta, o almeno lo premuniva contro la debolezza di una sorpresa. Se gli dicevano che qualche persona lo cercava, si sentiva battere il cuore e pensava: — È lei! — e poi, vedendo che non era lei, respirava e si rattristava nello stesso tempo: se andava a casa sua, aveva paura d’incontrar Maddalena sola, entrava