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tanto in fondo lo lusingava l’idea strana che Dio avesse ascoltato la sua preghiera.

Lo stato di Pietro era davvero grave; egli gemeva di continuo, livido in volto, con le fattezze scomposte da una intensa sofferenza. Tre giorni prima aveva dovuto percorrere grandi distanze a piedi, per raggiungere un suo bue smarrito; l’ansia, la fatica, il calore, una predisposizione al male, lo avevano atterrato. Aveva i piedi gonfi e sanguinanti, le mani graffiate dai rovi e dalle pietre.

Una grave costernazione regnava in casa Portolu; Maddalena piangeva sinceramente; zia Annedda aveva acceso due lampade e detto le parole verdi, e le parole verdi avevano risposto che Pietro doveva morire.

Giorni terribili seguirono per Elias. Andava dal fratello, lo guardava, si aggirava per la camera torcendosi silenziosamente le mani, costernato di non poter far nulla per la salvezza di Pietro; non volgeva mai lo sguardo a Maddalena nè al bimbo, e se ne andava disperato; e pregava ore ed ore fervorosamente perchè il malato guarisse. Ma spesso, pur nel fervore delle sue preghiere, trasaliva e un gelo mortale gli fermava il sangue: ah, qual mostro lo assaliva? Perchè, appena egli si