Pagina:Deledda - Elias Portolu, Milano, 1920.djvu/215


— 209 —

IX.



Due anni sono trascorsi. La gente ha cessato di mormorare, di ridere, di meravigliarsi nel vedere Elias Portolu, l’ex-pastore, vestito da seminarista. D’altronde egli non sembra affatto un giovine di ventisei anni, e tanto meno un ex-pastore; la clausura ha rifatte candide le sue mani e la sua faccia; il suo viso sbarbato, d’un pallore perlaceo, sembra quello d’un adolescente.

Nelle grandi funzioni religiose, quando egli indossava il camice di merletto annodato da un largo nastro azzurro, pareva un angelo melanconico, con una piega di suprema ma dolce tristezza nella bocca di rosa pallida; molte fanciulle paesane, ed anche qualche signorina, lo guardavano un po’ troppo a lungo, con molto interesse. Ma egli non se ne accorgeva; i suoi occhi verdognoli si smarri-