Pagina:Deledda - Cosima, Milano, Treves, 1937.djvu/52

30 grazia deledda


pianura, le donne non escono mai di casa, i mufloni scendono dalle cime in cerca di cibo.

— Anche i lupi? — domanda Andrea.

— No, lupi non ce ne sono. Siamo gente buona, noi, e anche le bestie sono buone. Non c’è animale più dolce del muflone, che è una specie di capra selvatica, ma più bello e agile della capra; e assolutamente innocuo. I cacciatori che lo prendono, e vengono anche molto di lontano per questo, sono più crudeli del più selvatico di essi. Una volta, dunque, uno di questi buoni animali, spinto dalla fame, scese fino all’ultima casa del paese e vi si aggirò intorno tutta la notte. Ora dovete sapere che in quella casa viveva una fanciulla il cui fidanzato, ricco pastore di pecore, era un mese avanti partito per i pascoli del sud: ma durante il viaggio si era ammalato, di polmonite, e adesso giaceva in un paese lontano, mentre i suoi servi continuavano il viaggio col gregge. Il dolore più grave opprimeva la ragazza: avrebbe voluto raggiungere il fidanzato, ma i genitori non lo permettevano. Quindi piangeva sempre e alla notte non dormiva. Sentì dunque il lieve fruscìo che il muflone destava intorno alla casa. Sulle prime si spaventò, credendo fossero i ladri; poi pensò che forse il fidanzato era morto e il suo spirito, ritornato nei luoghi della loro felicità, la cercasse. Allora si alzò e aprì la finestra. La notte era fredda, ma serena e senza neve. La luna illuminava la china del monte, che scen-