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cataloghi dei Magazzini del Louvre e di ordinare le belle robe per l’estate.

Talvolta, seduta davanti al letto dello studente mentre egli la guardava come un poeta melanconico denutrito guarda la stella della sera, ella cadeva in una meditazione profonda: doveva o no ordinare anche le calze, in colore del vestito? Ma se la «Moda illustrata» diceva che si usavano violette? ebbene, poteva ordinarle violette e anche in colore del vestito.... Risoluto il problema ella si scuoteva ridendo e diceva a Jorgj:

— Sono frivola, vero? Talvolta non posso dormire, pensando a questo piccolezze, e provo rimorso perchè so che al mondo c’è tanta gente che soffre; poi alla mattina mi alzo allegra come un passero perchè deve arrivare il pacco da Parigi. Quando arriva, questo pacco, mi pare che arrivi un pezzetto stesso della gran città! Sa quanti veli ho? Indovini....

— Tutti i veli di un crepuscolo di ottobre e di una notte lunare di aprile....

— Sì, — ella riprendeva, seria, — per la spiaggia occorrono molti veli. Sì, quest’anno si va a Viareggio: mia cognata mi scrive che ha già fissato un appartamento nel Viale degli Oleandri, sa, una strada tutta ombreggiata da oleandri in fiore.... Conosce i versi di Gabriele D’Annunzio?

Ma il viso di lui si copriva di ombra; ella sentiva freddo al cuore, come nei primi giorni di autunno, e riprendeva quasi sottovoce:

— Guai se piove, però! Viareggio si copre di fango, allora, e la pineta, coi monti che fumano come vulcani, mi sembra la landa del mio caro paese natio: mi pare ci sieno anche i corvi....

Per confortarlo finiva col suggestionarsi; i bei posti ai quali di solito pensava con nostalgia, le