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PARTE SECONDA.
I.
Le nozze di Columba erano fissato per la Pentecoste, ma fin dal mese di marzo tutto era pronto.
Molti criticavano questo matrimonio, anzitutto per invidia, perchè lo sposo era un uomo onesto e benestante, eppoi perchè veramente c’erano parecchie cose intorno a cui ridire: lo sposo era vedovo, era straniero, era basso di statura, aveva vent’anni di più di Columba. Quest’ultima poi prima di sposarsi avrebbe dovuto lasciar morire il disgraziato Jorgeddu....
Tutto il santo giorno Banna seduta al sole davanti alla sua porta mentre cuciva le brache di grossa tela per suo marito non parlava che del matrimonio di sua sorella, della casa, del bestiame, dei servi, delle «tancas», dell’orto e del chiuso dello sposo: se qualche donnicciuola maligna accennava a Giorgio Nieddu, ella sospirava tirandosi il lembo del fazzoletto sul viso e non rispondeva. Columba cuciva anche lei, seduta accanto alla porta del cortile o sulla rozza veranda, ma teneva la testa curva immobile corno se lavorasse dormendo.