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206 la volpe


— Non esce quasi mai; ma non c’è bisogno che esca, per l’anima mia! La rosa odora anche dentro la cassa. E vengono gli stranieri da tutte le parti, persino da Nuoro, sì, e passano per vederla.

— Ma è forse andato il banditore in giro per annunciare la sua bellezza?

— Non è questo, per l’anima! È che il vecchio è ricco che non sa quanto ha. Terreni quanto il regno di Spagna, e, dicono, più di ventimila scudi nascosti in una sua tanca. Zana sola sa il posto. Ecco perchè lei non vuole neanche don Juacchinu che è nobile ma non tanto ricco.

— E queste ricchezze si può sapere donde vengono?

— Come si hanno le cose del mondo. Il vecchio, dicono — salva sia l’anima mia, io non nego nè affermo — ha preso parte a più d’una grassazione nel tempo dei tempi, quando i dragoni non erano svelti come i carabinieri adesso. Allora, in quei tempì, più di un pastore tornava a casa con la bisaccia colma da una parte di formaggio e dall’altra di posate e monete d’oro....

La vecchia cominciò a raccontare e pareva tirasse fuori dalla sua memoria le storielle come il filo dalla conocchia: l’uomo ascoltava, all’ombra del pergolato seminato di monete d’oro, e adesso capiva il riso di Zana e le sue parole: «tutto possiamo!».

L’indomani la sua prima visita fu alla casetta: il vecchio stava seduto sulla stuoia e