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padrona e servi 123


— Tu non devi parlare di me.... in nessun modo. — disse la donna con la sua voce dura. — Te lo proibisco....

— Io non posso fare a meno di parlare di voi.... Il mio stesso pensiero mi tradisce....

— Ah, maledetto uccello, che tu sii sparato! — imprecò il vecchio sul tetto, e fu per sputare sul capo dell’ipocrita. Ma il giovine continuava:

— Io penso sempre a voi, e qualche volta, pur di parlarne, ne parlo persino male.... Ho piacere di sentirvi lodare dagli altri; e così oggi è avvenuto. Voi potrete cacciarmi via; io andrò vagabondo, ma peuserò a voi.... E voi... voi.... che farete per me?...

Ella tese le mani alla fiamma e tremò tutta come per un brivido di freddo.

— Io non ti caccerò, — disse con voce lievemente rauca. — Se cacciamo via le persone che ci vogliono bene e con chi restiamo allora?

— Anche a me, anche a me ha parlato così.... una volta.... — pensò il vecchio, sul tetto, e guardando dal buco gli pareva di rivedere tutto il suo passato.... Egli era lì, al posto del servo giovane; ma ella non era mai scesa dalla sua scranna e parlandogli non aveva mai abbandonato il suo fuso, come una regina non lascia mai il suo scettro....

Altri tempi, altri uomini. Egli, per esempio, non si era mai azzardato di porre il suo sgabello accanto a quello della padrona,