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Verso sera si mise a letto, con la febbre, deciso a non alzarsi, l’indomani, affinchè Margherita venisse a sapere ch’egli era malato, e ne soffrisse. Giunse ad immaginarsi una segreta visita di lei; e pensando alla scena che ne sarebbe seguita, tremava di dolcezza. Ma ad un tratto questo sogno gli apparve qual era, puerilmente sentimentale, e ne provò vergogna.
Si alzò ed uscì.
Alla solita ora si trovò davanti al portone di Margherita. Ella stessa aprì. Si abbracciarono e si misero entrambi a piangere; ma appena Margherita cominciò a parlare, egli sentì un invincibile disgusto per lei, poi un senso di gelo.
No, egli non l’amava più, non la desiderava più. Si alzò e andò via senza pronunziar parola.
Giunto in fondo alla strada tornò indietro, s’appoggiò al portone e chiamò: — Margherita!
Ma il portone rimase chiuso.
IX.
«30 settembre.
«Il tuo procedere d’ieri notte mi ha finalmente rivelato il tuo carattere ed i tuoi sentimenti. Crederei inutile dirti che tutto è finito e inesorabilmente fra noi, se tu non prendessi