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PARTE SECONDA.


I.


Era nell’ora che volge il desio ai naviganti ed a quelli che stanno per salpare verso ignoti lidi.

Anania è fra questi. Il treno lo trasporta verso il mare; cade una limpida sera d’autunno, grave di melanconia; i dentellati monti della Gallura sfumano nelle lontananze violacee, l’aria odora di brughiere; un ultimo paesetto appare, grigio e nero su uno sfondo di cielo rossastro. Anania guarda gli strani profili dei monti, il cielo colorato, le macchie, le roccie, e solo il timore di apparire ridicolo agli altri due viaggiatori, un prete e uno studente già suo compagno di scuola, gli impedisce di piangere.

Eppoi, oramai, egli è un uomo. È vero che egli si credeva un uomo fin da quando aveva quindici anni; ma allora si credeva un uomo giovane, mentre adesso si crede un giovine vecchio. Eppure la salute e la gioventù brillano