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— Infatti, ascoltandoti mi par di sognare, — disse l’altro ironicamente.

E cominciarono una delle loro solite discussioni, dopo la quale si trovarono d’accordo solo nell’idea di risparmiare le spese di posta inviando nello stesso plico raccomandato, diretto a una Rivista di ^Milano, la romanza e la novella.

Per lungo tempo attesero invano la risposta.

*

Due anni erano trascorsi. Serafino, maestro di scuola in un piccolo paese meridionale, trascinava la vita melanconicamente. Aveva abbandonato ogni velleità letteraria, e gli pareva di cadere ogni giorno più in basso, in un luogo grigio e freddo. Nel paese ove abitava non si viveva che di pettegolezzi e d’ira. Persino lui, con tutta la sua mansuetudine, veniva torturato a colpi di spillo. Il suo maggior nemico era il corrispondente di un giornale settimanale, un letterato che da tutti gli intellettuali del paese veniva proclamato come il più grande fra i giovani scrittori moderni. Questa grandezza non gl’impediva di temere un rivale nell’umile maestro, che ingenuamente gli par-