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Solitudine! | 29 |
contava le ore e i giorni che non passavano mai.
Finàlmente la domenica mattina la vecchia medichessa trovò che il ferito stava molto meglio: il calore dell’ascella non riscaldava la chiave.
— Domani mattina potete mettervi in viaggio — ella annunziò.
Allora la giovine vedova l’accompagnò fino allo stradale e le chiese quanto le spettava per la cura. La vecchia esitò un momento, poi contò sulle dita e domandò:
— Dimmi la verità, tuo padre, il vecchio ferito, è un latitante?
Marianna negò recisamente.
— Uno scudo, allora! Se si fosse trattato di un “disgraziato„ avrei potuto fare uno sconto, fare anche la cura gratis, ma per un privato non posso domandare di meno.
La vedova pagò lo scudo, e ritornò verso la capanna. La spiaggia era deserta, perchè nei giorni di festa i “carriolanti„ non viaggiavano. Soffiava un forte vento di sud-est e il mare era agitato: più tardi cominciò a piovere, e Sebiu rimase nella capanna coi suoi ospiti.
Marianna, per sdebitarsi in qualche modo con lui, aveva fatto venire dal paese un fiasco di vino e una bottiglia d’acquavite. Egli non