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Cattive compagnie | 159 |
in Sardegna, un ricco negoziante, il quale mi fa da guida. Ve lo farò conoscere. A mio giudizio, è il più brav'uomo del mondo. E deve essere anche molto ricco perchè spende come un diavolo.
— Eh, non sarà uno di quei cattivi compagni di cui diffidate tanto? — domandò Pasqua, un po’ scherzando, un po’ sul serio.
Ma il vecchio protestò; gli pareva un’offesa il dubbio che egli potesse farsi raggirare dal primo venuto.
*
Nel pomeriggio il tempo si rasserenò e Pasqua volle cominciare il suo giro col visitare la chiesa di Santa Maria degli Angeli.
Nell’atrio dell’albergo i due giovani trovarono il vecchio Andria che li aspettava col suo amico, un bell'uomo alto, vestito, se non con eleganza, con molta ricercatezza. Più che d’un negoziante di formaggi, aveva l’aria d’un commesso di negozio: i capelli neri divisi sulla fronte lucevano di pomata: sul viso paffuto, rosso, due baffi neri dritti mettevano una nota ardita, mentre gli occhi celesti esprimevano una grande mitezza di animo. Sulla sua cravatta brillava una grossa perla, e tre ricchi